Progetto nido 2022-2023
I servizi 0-6 > Asilo nido > Progetto pedagogico educativo annuale
L’Asilo Nido si caratterizza per
una programmazione educativa che cura, rispetta e valorizza le esigenze e le
potenzialità dei bambini nelle diverse fasce di età
La finalità del nido è quella di favorire lo sviluppo armonico del
bambino in tutti i suoi aspetti, sostenendo l’apprendimento e lo sviluppo delle
competenze sia con attività di routine che con esperienze costruite dalle
educatrici in base all’osservazione dei bambini.
Obiettivi specifici sono:
• Favorire l’acquisizione di
adeguati livelli di autonomia in relazione ad alimentazione, igiene,
abbigliamento;
• Favorire lo sviluppo di nuove e
più strutturate modalità comunicative,
• Promuovere un armonico sviluppo
motorio;
• Stimolare lo sviluppo cognitivo
attraverso la scoperta e l’esperienza dell’ambiente e della realtà circostante;
• Favorire un equilibrato
sviluppo affettivo e sociale attraverso significativi contesti relazionali e
momenti di incontro con figure di riferimento con gli altri bambini.
Le modalità attraverso cui si
sviluppano gli obiettivi è l’approccio ludico graduale che prevede la
realizzazione di attività esplorative, giochi di imitazione, di costruzione,
esperienze grafiche, musicali, motorie e manipolative. Il raggiungimento degli
obiettivi viene verificato, periodicamente, con osservazioni sul gruppo e sul
singolo bambino, condotte sia dalla singola educatrice sia dal gruppo delle
educatrici
La progettazione educativa parte
da un approccio di educazione in natura che trova i suoi principali riferimenti pedagogici in Froebel, John Dewey,
Giuseppina Pizzigoni, Lucy Latter, Maria Montessori, Gardner, Richard Lou,
Baden Powel
La progettazione educativa viene
costruita dal team educativo e dalle educatrici con la supervisione della
coordinatrice durante l’anno partendo da un approccio esperienziale e dalle
sollecitazioni portate dai bambini.
L’educatore ha infatti il compito
di progettare degli imput iniziali utili ai cogliere, scegliere e rilanciare le
sollecitazioni dei bambini affinché si trasformino in apprendimento,
utilizzando l’imprevisto come risorsa.