Cornice di riferimento pedagogico
La Fondazione
Idea di bambino
Tutte le azioni della Fondazione muovono da un’idea ben precisa di bambino, per noi il bambino è una PERSONA – COMPETENTE - PROTAGONISTA - CITTADINO DEL MONDO.
PERSONA. I bambini che frequentano la scuola dell’infanzia, sono innanzitutto persone, con una loro storia pregressa e un futuro da scrivere. Persone provenienti da famiglie diverse con retaggi culturali e credenze diverse. Ognuno è portatore di una storia personale. Ognuno è portatore di emozioni. Ogni bambino non inizia e finisce con la scuola dell’infanzia ma ha un prima, un dopo e anche un fuori che sono fondamentali nel suo percorso di crescita e che la scuola non può trascurare. Ogni bambino è una persona e in quanto tale unico, irripetibile e importante e deve essere valorizzato. Una persona capace di scelte.
COMPETENTE. Il bambino porta in sé delle competenze, non è una tabula rasa su cui scrivere, ma possiede competenze da far fiorire. Compito della scuola è proporre un’esperienza educativa in grado di far fiorire il meglio di ciascuno, aiutando il bambino a mettere in campo le competenze che già ha per costruirne man mano di nuove sempre più complesse. Il bambino è un costruttore attivo ed effettivo del proprio sapere, ha fiducia delle sue abilità e dei suoi pensieri, è curioso e gioioso di apprendere. Il bambino è incluso in un gruppo a cui porta le proprie risorse e al quale può attingere. È costruttore di sé stesso e del mondo che lo circonda.
PROTAGONISTA. Il bambino non può che essere al centro dell’azione educativa della scuola, questo si traduce in pratiche che tengano realmente conto dei bisogni e degli interessi, sia fisici che intellettuali dei bambini. Il bambino è protagonista dell’ apprendimento, è protagonista della vita.
CITTADINO DEL MONDO. La società di oggi è una società complessa, una società ricca di stimoli, veloce e sempre più collegata e internazionale. I bambini che frequentano la scuola dell’infanzia oggi non sono più solo chiamati ad essere cittadini di Val Brembilla ma ad essere cittadini del mondo, capaci di intessere relazioni internazionali e di adattarsi velocemente ai cambiamenti.
Idea di scuola e di educazione
La Fondazione Scuola dell’infanzia Ss.Innocenti si pone come luogo educativo aperto e inclusivo, parte di una comunità educante più ampia e co-costruita. L’idea di scuola e di educazione è strettamente collegata all’idea di bambino.
La nostra proposta educativa è una proposta educativa che sviluppa innovazione e pensiero scientifico sfruttando il fuori come luogo privilegiato per gli apprendimenti. La Fondazione scuola dell’infanzia Ss. Innocenti è una scuola davvero in natura, questo significa che esiste una circolarità sistemica tra il dentro e il fuori, il fuori è potenziale di apprendimento e diventa la naturale estensione dell’aula didattica e viceversa. La scuola davvero in natura si differenzia dall’outdoor education teorizzata da Farnè in quanto l’oudoor education si focalizza sul far vivere esperienze all’aperto, mentre la scuola in natura ha come focus l’apprendimento all’aperto. L’esperienza didattica si concretizza quindi sia all’interno che all’esterno, alcuni apprendimenti hanno inizio fuori e vengono portati dentro, altri viceversa iniziano dentro e vengono portati fuori in un continuum pedagogico.
La Fondazione Scuola dell’infanzia Ss. Innocenti propone un’educazione responsabile ed innovativa di tipo deduttivo che è rispettosa dei bambini e che parte dalle loro sollecitazioni per costruire, attraverso la mediazione educativa dell’adulto, apprendimento. Un’educazione attenta al processo più che al prodotto, un’educazione che non è lineare e calata dall’alto ma che si muove per i bambini e con i bambini. Una scuola e un’educazione che fa della complessità, dell’imprevisto e dall’errore una risorsa.
Idea di educatore
La professionalità dell’educatore/insegnante, come indicato anche nelle linee pedagogiche per il sistema integrato zerosei, è caratterizzata da competenze trasversali che si manifestano in alcuni aspetti comuni importanti: uno stile, un tratto, una modalità di intervento con il bambino e con il gruppo basata sull’osservazione, sull’esplorazione, sulla ricerca e sull’ascolto attivo ed empatico, sulla personalizzazione e sull’accurata progettazione. L’educatore è un adulto accogliente, in ascolto, incoraggiante, “regista”, responsabile e partecipe. Compito dell’educatore è quello di accogliere il bambino e la sua famiglia e di predisporre le migliori condizioni possibili affinchè ciascuno possa trovare un ambiente di crescita in cui esprimere il meglio di sé stesso. L’educatore ha una responsabilità educativa, pedagogica e didattica nei confronti dei bambini e delle loro famiglie. All’interno del metodi pedagogico adottato dalla nostra scuola l’insegnante è la lente di ingrandimento che il bambino utilizza per focalizzare le fasi di ciascuna esperienza, per ingrandire i particolari e vederne tutti gli aspetti. L’insegnante ha la responsabilità di compiere scelte pedagogiche che portino alla costruzione di apprendimenti.
Autori di riferimento
L’approccio utilizzato dalla Fondazione è un approccio integrato tra diverse teorie pedagogiche e prende spunto anche da altri campi del sapere. È un approccio transdisciplinare che pone le sue basi nel pensiero legato alla complessità. La metodologia non è improvvisata ma è frutto di un lungo percorso di formazione e di sperimentazione. Autori di riferimento sono: Pestalozzi, Rousseau, Frobel, Dewey, Latter, Montessori, Pizzigoni, Baden Powel, Zavalloni, Gardner, Louv.
Non esiste buono
e cattivo tempo
ma solo buono
e cattivo equipaggiamento
Baden Powel
E’ una cosa di somma importanza che l’uomo, in quest’età, coltivi un giardino (…); trova una svariata e piena soddisfazione la vita del fanciullo in comunione con la natura e con le domande che egli vi rivolge (…). Ho trovato, lo chiamerò giardino d’infanzia”.
FRIEDRICH FROEBEL
È meglio
Una testa
Ben fatta
Che una testa
Ben piena
Edgar morin
“Scopo il VERO, tempio la NATURA,
metodo L’ESPERIENZA. Mai più le parole senza le cose, mai più le parole e le
cose senza le azioni”. L’INSEGNANTE è un FILTRO tra il percepito e il vissuto,
è una LENTE di ingrandimento che traduce la realtà in conoscenza. Il BAMBINO è
il COSTRUTTORE del proprio sapere.
GIUSEPPINA PIZZIGONI
“Apprendere non significa ricevere passivamente delle nozioni ma
elaborare attivamente delle idee, modificare l’oggetto, interagire con il
mondo. Si apprende facendo".
(LEARNING BY DOING).
(LEARNING BY DOING).
JOHN DEWEY
“Il problema principale è come i bambini
vedono, imparano a conoscere e imparano dal mondo. Il mondo naturale non si
presenta con il libretto delle istruzioni ma bisogna approcciarlo in modo
creativo usando immaginazione, PROVANDO E SBAGLIANDO, apprendendo. Non
consentiamo un distacco dalla NATURA. Scopriamo di nuovo la sua bellezza ed
esploriamo il mondo”.
RICHARD LOUV
L’INTELLIGENZA è la capacità di
comprendere il mondo in cui viviamo e di risolvere i problemi che ci vengono
posti in ogni momento della nostra esistenza. Una scuola, per essere inclusiva,
deve considerare le DIVERSE FORME di intelligenza e le relative
differenze nel MODO
di apprendere che OGNI bambino possiede.
HOWARD GARDNER
“Una buona scuola è quella dove il bambino
entra pulito e torna a casa sporco:
vuol dire che ha giocato, si è divertito,
si è dipinto addosso, ha usato i propri
sensi,
è entrato in contatto fisico ed emotivo con
gli altri.”
(P. Crepet)